Abbiamo fatto il punto sull’evoluzione della strategia di Sangfor, e la relativa proposta tecnologica, con Francesco Addesi, Country Manager Italia, e Luca Bettili, Country Presales Manager Italia

Dopo un anno di forte consolidamento, per il 2025 Sangfor Technologies ha importanti obiettivi di crescita da raggiungere: a partire dal rafforzamento della sua presenza sul mercato italiano, dove è approdata nel 2018, e dove si propone, in virtù della maturità della sua soluzione HCI (HyperConverged Infrustructure), come alternativa ottimale per le aziende interessate a sostituire la tecnologia VMware. Ma non solo, perché Sangfor sta lavorando molto anche lato XDR (eXtended Detection & Response), SASE (Secure Access Service Edge) e nell’attività di replacement Citrix con la sua soluzione VDI (Virtual Desktop Infrastructure).

Sangfor Technologies punta sull’HCI per consolidarsi nel mercato italiano

Il 2024 è stato un anno significativo per Sangfor, segnando una crescita e un consolidamento importante sia a livello globale sia, in particolare, in Italia. Il numero di clienti è cresciuto del 40%, il fatturato ha registrato un + 35% e il numero di partner è aumentato del 20% - spiega Francesco Addesi, Country Manager Italia di Sangfor Technologies - Per quest’anno l’obiettivo è continuare la crescita rafforzando la presenza di Sangfor su tutto il territorio italiano e ampliando ulteriormente il team, che attualmente conta 24 collaboratori. L’obiettivo è arrivare a 30 entro la fine del 2025 e a 40 a chiusura del 2026 così da poter offrire un servizio sempre più territoriale e on-site. Inoltre, Sangfor punta a consolidare la sua posizione sul mercato presentandosi come valida e solida alternativa per le imprese impegnate nel processo di trasformazione digitale”.

Come pensate di dare sostegno a tutte queste imprese? 

“Senza dubbio con la nostra tecnologia all’avanguardia e innovativa ma anche con un servizio clienti che è davvero un’eccellenza sul mercato grazie alla presenza di tecnici qualificati, sia pre sia post-vendita, che trovandosi sul territorio sono in grado di fornire un supporto sempre ottimale.

Al momento l’impegno di Sangfor si basa su tre pilastri principali: innovazione, sicurezza e crescita sostenibile; questo ci permette di affermarci come un punto di riferimento nel mercato italiano sia per le soluzioni cloud e infrastruttura sia per la parte di cyber security”.

Come intendete scaricare a terra questo potenziale per quest'anno, in Italia? 

“L’obiettivo principale di Sangfor è anzitutto consolidarsi come alternativa enterprise a VMware grazie alle soluzioni tecnologiche che si contraddistinguono per la loro scalabilità, affidabilità e sicurezza. In tal senso stiamo lavorando per rafforzare sempre più la collaborazione con i partner, per facilitare l’adozione delle nostre tecnologie nelle infrastrutture di livello enterprise, tenendo comunque presente che la nostra offerta può trovare collocazione anche all’interno di piccole e medie imprese.

Inoltre, Sangfor punta a incrementare ulteriormente le sue attività di formazione e certificazione sia per i clienti sia per i partner così da garantire all’utente finale una transizione fluida e senza intoppi. L'altro focus di quest'anno è investire nello sviluppo del nostro sistema XDR, migliorandone le capacità proattive e le risposte automatizzate.

Da questo punto di vista intendiamo potenziare l’integrazione con l’intelligenza artificiale e anche l’integrazione con le soluzioni di cyber security di terze parti per offrire una visione più unificata della sicurezza.

Allo stesso tempo, Sangfor lavora anche lato SASE, con un ulteriore rafforzamento della soluzione Sangfor Access Secure che implementa nuove funzionalità per rispondere alle esigenze di mercato in continua e rapida evoluzione.

Concludo dicendo che puntiamo molto sulle partnership con player di rilevo, come Veeam e Veritas, così da offrire soluzioni di backup agentless e di recovery sempre più avanzate per garantire la continuità operativa delle aziende”.

Una strategia chiara che trova declinazione concreta nell’offerta tecnologica di Sangfor, di cui ci ha parlato Luca Bettili, Country Presales Manager Italia.

Abbiamo già parlato nella precedente intervista del replacement della tecnologia VMware con la vostra soluzione Sangfor HCI. Quali sono le caratteristiche di questa soluzione e perché rappresenta un’ottima alternativa? Che vantaggi ha?

“Sangfor HCI è l’alternativa ideale per il replacement di VMware perché tecnologicamente va a coprire tutto lo stack che VMware è in grado di offrire. Si adatta quindi a clienti anche medio piccoli che magari hanno bisogno solo della virtualizzazione, così come a clienti di fascia enterprise interessati all’iperconvergenza, così come ancora a service provider che investono nella tecnologia e vogliono offrire servizi di valore ai loro clienti.

Oltre a essere una soluzione molto flessibile, Sangfor HCI è anche facile da utilizzare: mentre lo scalino di apprendimento su tecnologia VMware può essere medio-lungo per via della complessità della tecnologia, Sangfor HCI, grazie alla gestione da un’unica interfaccia user-friendly, abbassa lo scalino di ingresso, consentendo in un secondo momento, per chi fosse interessato, di scendere maggiormente nello specifico”.

Il mercato come sta recependo Sangfor HCI? 

“Sangfor HCI rappresenta il core business di Sangfor per l’Italia e vediamo un grande interesse attorno alla soluzione, che sta registrando ottimi risultati. In particolare, negli ultimi due anni abbiamo assistito a un incremento della notorietà della soluzione così come a un effettivo interesse come valida alternativa a VMware.

La soluzione Sangfor si presenta oggi sul mercato come una soluzione matura perché dal 2015 siamo attivi su questo fronte sul mercato internazionale e questa è una qualità che non tutti i competitor possono vantare.

Maturità significa esperienza, significa anni di ascolto delle esigenze del mercato e di conseguenza chi acquista un prodotto finito, non sperimentale, è pronto per andare subito in produzione”.

Con l’introduzione della normativa NIS2 si aprono nuove sfide per le aziende in ambito cybersecurity, tanto è vero che regna ancora un po’ di confusione. Come Sangfor sostiene le imprese e che soluzione propone per rispondere alle loro esigenze di essere compliant? 

“Senza dubbio, la nostra soluzione Sangfor XDR offre un sostegno concreto alle aziende che devono conformarsi alla nuova normativa NIS poiché integra in un'unica piattaforma tutte le componenti di security che vanno a comporre la baseline del buon senso cui fa riferimento il NIS.

XDR è una tecnologia nuova che abbiamo lanciato sul mercato lo scorso anno, che ha già dato delle grandi soddisfazioni e che calza perfettamente nel teorema del NIS. È una soluzione completa che comprende la protezione dell'endpoint, la protezione del network, la protezione perimetrale, può sopperire o coesistere con un SIEM ed è in grado di fornire risposte attraverso il modulo SOAR, anche con tecnologie di terze parti. Sicuramente il nostro XDR dà il meglio di sé nell'ecosistema Sangfor, ma nella presenza di tecnologie di altri brand riesce comunque a essere operativo.

XDR è la soluzione che i clienti cercano per essere più vicini alla compliance totale, quantomeno dal punto di vista tecnologico, semplificando enormemente il processo di compliance stesso senza andare a specializzarsi in materie complesse o di ampio spettro”.

Sangfor XDR è una soluzione che avete lanciato lo scorso anno in Italia. State lavorando per una sua ulteriore evoluzione?

“Sangfor XDR è stata lanciata in Italia nel 2024 ma è una tecnologia che fa parte del portafoglio Sangfor già da diversi anni e ha già una customer base importante nel mercato asiatico. Per il 2025 contiamo di portare a bordo della soluzione l’intelligenza artificiale non solo come componente di detection ma come componente interattiva, come accade ad esempio per ChatGPT, ma con una forte verticalizzazione nel contesto della cybersecurity e soprattutto andando ad allenare l’intelligenza artificiale in maniera coerente con quello che è l’ambiente del cliente. La nostra speranza è portare feedback personali, quindi non generici, che aiutino a migliorare la detection rendendola più precisa, riducendo rumore e falsi positivi, ma soprattutto di dare degli utili consigli contestuali per fermare gli attacchi in tempi rapidi”.

Sangfor è molto attiva anche sul fronte del replacement della tecnologia Citrix e mi riferisco in particolare alla vostra soluzione VDI. Di cosa si tratta e quali sono i suoi punti di forza?

“La VDI è uno dei core business di Sangfor da sempre ed è stata una delle prime tecnologie a nascere insieme all’HCI, quindi anche in questo caso abbiamo a che fare con una soluzione matura e già presente sul mercato con numeri importanti. E non è un caso perché poi, e questo è un unicuum sul mercato, le soluzioni HCI e VDI convergono nella stessa soluzione. Quindi di fatto per il cliente è possibile andare a creare un cluster unificato che è particolarmente adatto a delle aziende di medie dimensioni, che in questo modo non devono più creare due cluster separati per virtual desktop o per server.

Tutto poi ritorna nell'ambito della security, perché chiaramente le operazioni di security vengono effettuate in un unico ambiente, e a livello di consolidamento del dato: il dato non è più frammentato tra i vari endpoint e tra i vari server ma si trova consolidato in un'unica posizione. 

Anche per Citrix vale lo stesso discorso fatto per VMware perché Citrix è il leader di mercato per la parte VDI, con un grande parco installato. Sangfor si propone come alternativa e lo fa da una posizione di forza perché è un'azienda seria, matura, che ha grande esperienza e presenza sul mercato internazionale. Lavoriamo con aziende di grandi dimensioni e anche con aziende di medie e piccole dimensioni, fatto abbastanza nuovo per il VDI, perché alcuni competitor hanno un posizionamento volutamente alto. Quindi Sangfor va a intercettare una gamma più ampia di potenziali clienti interessati e quindi ci sono più opportunità rispetto ai competitor che si focalizzano solo sulla fascia più alta del mercato.

Ciò che ci permette questo tipo di azione è la grande flessibilità della tecnologia Sangfor: una tecnologia estremamente semplice da ‘deployare’ consentendoci di entrare su mercati più piccoli, che poi sono quelli che vanno a costituire gran parte del mercato italiano”.

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